UN PARCO DA SCOPRIRE...UN GEOPARCO DA VIVERE
- Dettagli
- Categoria: parco
- Ultima modifica il Sabato, 20 Luglio 2024 15:27
- Pubblicato Venerdì, 24 Maggio 2013 15:40
- Visite: 2800
Il Borgo di Bova è arroccato sulle pendici dell’Aspromonte, in Provincia di Reggio Calabria. L’ambito naturale nel quale è localizzato, è interessato da tre sistemi paesistici di grande interesse: il Parco Nazionale dell’Aspromonte (di cui Bova è un “centro visita”), il Parco Antropico della fiumara Amendolea il cui corso d’acqua ha generato nei secoli le maggiori modifiche fisico-strutturali del sistema morfologico dell’Area Grecanica, e infine la Fascia costiera, essendo questa visibile dalla terrazza panoramica naturale sulla quale Bova è situata.
Il fatto che il territorio comunale ricada quasi interamente all’ interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte www.parconazionaleaspromonte.it creato nel 1994 e riconosciuto nel 2021 appartenente alla rete Unesco Global Geoparks, ha permesso la diffusione di iniziative e servizi turistici volti alla scoperta delle risorse naturali , della biodiversità e della geologia, finalizzati alla diffusione e alla conoscenza ma anche alla valorizzazione a fini turistici del ricco patrimonio ambientale.
Infatti il territorio comunale, connotato da fiumare macchia mediterranea e habitat collinare, è localizzato in uno dei più importanti canali di migrazioni dell’avifauna, in particolare quello dei falchi pecchiaioli, dei nibbi bruni, e delle cicogne. Oltre a ciò si trova una Zona di Protezione Speciale per gli uccelli (ZPS) ed è possibile riscontrare specie faunistiche tutelate ed in via di estinzione come il lupo, il gatto selvatico e l’aquila del Bonelli, e un’importante dotazione e diversificazione della flora: associazioni abete-faggio, pino laricio e loricato.
Per quanto riguarda l’habitat rurale il territorio offre diverse risorse legate alla presenza delle fiumare, come la presenza di antichi mulini ad acqua e frantoi adibiti alla lavorazione dei prodotti agricoli, spesso deteriorati dal tempo e di cui ne rimangono i ruderi.
Il paesaggio, oltre che per i secolari uliveti e vigneti, è particolarmente suggestivo in primavera per la fioritura della ginestra e del ginestrello selvatico, la cui fibra un tempo veniva utilizzata per la produzione tessile di coperte, le cosidette "coperte di ginestra"